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Sono nata circondata dagli animali, ho mosso i primi passi reggendomi al pelo di un setter inglese di nome Rochi, uno dei cani da caccia di mio papà. Sono cresciuta con loro vedendoli partorire, crescere e lavorare. Ero fortemente attratta nel vederli all’opera sia sulla selvaggina che nella ricerca del famoso tartufo, ma non sopportavo di veder uccidere la preda: per me equivaleva a mettere fine ad una vita ed io, al solo pensiero, piangevo.

Questo mi ha fatto riflettere ed ho capito quello mi sarebbe piaciuto fare con loro.

Ho avuto cani di tutte le razze, meticci compresi, ed ognuno a suo modo mi ha insegnato tanto. Da essi volevo apprendere e collaborare. Fu così che a diciott’anni comprai Rolf, un pastore tedesco a pelo lungo, con il quale intrapresi un percorso di addestramento. In seguito conobbi lo Zwergpinscher (pinscher nano), del quale mi innamorai al tal punto da avviare, nel 2007, un allevamento: in un cane di piccole dimensioni ho trovato la forza, il carattere, il cuore e la duttilità di un grande cane. Fu così che scattò la scintilla dell’amore per questa razza.

Il mio primo pinscher nano è una femmina di nome Tay, con lei ho intrapreso diverse discipline come l’Agility, la ricerca olfattiva e le esposizioni di bellezza. Ad oggi sono soddisfatta del percorso che ho intrapreso che mi dona amore incondizionato, sacrifici, successi e raramente qualche delusione.

Tre anni fa mi sono appassionata ad una nuova razza: gli American Hairless Terrier (cane nudo americano) poiché sia caratterialmente che nelle dimensioni ricordano il Pinscher. L’American Hairless Terrier in particolare, essendo glabra, è una razza anallegica. Fattore questo che permette a tante famiglie di realizzare un sogno e godere dell’affetto e dell’amore incondizionato che sa dare un cane.